Reati Contro La Pubblica Amministrazione
I reati contro la Pubblica Amministrazione costituiscono un ambito particolarmente delicato. In generale si suddividono in due grandi categorie: i delitti commessi dai pubblici ufficiali, che privilegiano il tornaconto personale all’interesse pubblico affidato alle loro mansioni; e i delitti commessi dai privati contro la Pubblica Amministrazione.
Tra i più comuni reati indicati nella prima categoria figurano il peculato (art. 314 c.p.), la concussione (art. 317 c.p.), la corruzione (art. 318, 319, 319 ter, 320 c.p.), la induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p.) di recente introduzione, l’abuso d’ufficio (art. 323 c.p.) o il rifiuto di atti di ufficio (art. 328 c.p.).
Tra i più comuni reati indicati nella seconda categoria figurano la violenza o minaccia a pubblico ufficiale (art. 336 c.p.), la resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), l’interruzione di pubblico servizio (art. 340 c.p.), l’oltraggio (art. 341 bis, 342, 343, 343 bis c.p.), il traffico di influenze illecite di recente introduzione (art. 346 bis c.p.), l’abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.), la violazione di sigilli (art. 349 c.p.).
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